Banksy è a Zurigo. Con una mostra, ovviamente, non autorizzata

Quanto il pubblico conosce veramente il misterioso artista di Bristol?

di Dario Furlani

Immagine: in primo piano "Angelo con vaso di vernice" (Banksy), The Mystery of Banksy ©Dominik Gruss

The Mystery of Banksy ©Dominik Gruss

Lo si può amare, lo si può odiare ma sicuramente non lo si può ignorare. Banksy è ormai un fenomeno di massa, icona del 21esimo secolo e guida per moltissimi (purtroppo non sempre validi) nuovi artisti. Basta recarsi in qualunque galleria di pop art contemporanea per rendersi conto di quanto la sua influenza sia capillare.

L’utilizzo degli stencil ha fatto scuola e la sua commistione iconografica di scimmie, ratti, poliziotti, bambini e celebrità è entrata nell’immaginario collettivo, tanto che nel descrivere altre opere non è difficile sentire espressioni come ‘alla Banksy’.

Ma quanto il pubblico conosce veramente il misterioso artista di Bristol?

Tutti hanno presente il manifestante con il mazzo di fiori o la celeberrima bambina con il palloncino rosso, ma in pochi si avventurano oltre alla manciata di opere che saltano fuori dopo una veloce ricerca su Google. Certamente a Banksy l’attenzione mediatica non manca, e ogni volta che compare una sua nuova opera le testate di tutto il mondo fanno a gara per pubblicare la notizia. Ma anche l’artista più celebre del web ha i suoi lati poco noti.

The Mystery of Banksy ©Dominik Gruss

La mostra itinerante The Mystery of Banksy – A Genius Mind porta a Zurigo dal 24 febbraio al 31 maggio 2023 oltre 150 opere del leggendario street-artist, in un tour de force immersivo che accompagna il visitatore attraverso 20 anni di attività artistica.

Grazie anche a una notevole presentazione visiva che comprende installazioni dinamiche e suggestive, le opere sono proposte seguendo sia una linea tematica che storiografica. Si ripercorrono quindi diverse tappe della carriera di Banksy, dalle famose opere comparse su un muro della striscia di Gaza nel 2005, alle pitture a tema pandemia nella metro londinese, fino ai recentissimi murales fatti in Ucraina durante la guerra.

The Mystery of Banksy ©Dominik Gruss

Dopo essere stata in mezza Europa, Zurigo è la quindicesima tappa (nonché premiere svizzera) per la mostra che ha visto la sua prima apertura due anni fa a Monaco.

Il successo non è dunque mancato, dimostrando la vera e propria ‘Banksy-mania’ degli ultimi anni.

L’esposizione non è però priva di controversie.

Su qualunque pubblicità spunta infatti la scritta ‘an unauthorized exhibition’ a giustificazione della mancanza di approvazione diretta da parte dell’artista. Il writer inglese è sempre stato molto chiaro a riguardo, arrivando a dichiarare sul proprio sito: ‘Il pubblico dovrebbe essere consapevole che c'è stata una recente ondata di mostre su Banksy, nessuna delle quali è consensuale. Sono stati organizzati interamente all'insaputa o senza il coinvolgimento dell'artista. Si prega di trattarli di conseguenza’.

Alla dichiarazione segue la foto di un vistoso atto di vandalismo fatto nei confronti di una mostra appunto non autorizzata; nonché una lunga lista di esposizioni in tutto il mondo bollate come ‘fake’.

Come spiega la curatrice Virginia Jean è appunto impossibile ricevere una vera approvazione da parte dell’artista britannico. Il fatto che questa mostra non sia stata ancora ‘denunciata’ quindi può essere considerata se non un’approvazione, almeno una forma di tolleranza.

Banksy è una figura polemica, la naturale proiezione artistica di una società occidentale piena di contraddizioni e ipocrisie. Che la si additi come geniale e innovativa o come instant-art soggetta a umori politici qualunquisti, la sua opera dimostra di essere ambigua e controversa. Ed è forse questo a renderla così affascinante.

Leggi anche: Banksy, un fenomeno da record

The Mystery of Banksy ©Dominik Gruss
The Mystery of Banksy ©Dominik Gruss
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