Carlo III incoronato re, il suo legame speciale con l’Italia
Avete mai notato il particolare pavimento a mosaico di Westminster?
All’incoronazione di re Carlo III d’Inghilterra e della moglie, la regina Camilla, ha partecipato anche una piccola, ma significativa rappresentanza tricolore.
All’abbazia di Westminster, tra i più di 2.200 invitati, spiccava innanzitutto il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura e dal consigliere diplomatico.
Oltre al Capo dello Stato, allo storico e solenne evento hanno preso parte Andrea Bocelli, unico italiano a esibirsi al concerto che si è tenuto a Windsor il giorno successivo in onore del monarca, e Antonio Pappano, il direttore d’orchestra inglese con cittadinanza italiana – ordinato cavaliere dalla regina Elisabetta – che ha diretto la Royal Opera House di Londra durante la cerimonia.
Al rito ha presenziato anche Federico Marchetti. L’imprenditore e top manager ravennate sta lavorando con Carlo III al progetto della Sustainable Markets Initiative, la cui missione – come si legge sul sito ufficiale – è quella di “costruire uno sforzo globale coordinato per consentire al settore privato di accelerare la transizione verso un futuro sostenibile”.

Il monarca – pioniere dell’impegno ecologico – è un sostenitore della lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità da oltre mezzo secolo.
A Westminster, nelle prime file riservate ai Windsor, abbiamo visto anche Edoardo Mapelli Mozzi, imprenditore, figlio del conte Alessandro Mapelli Mozzi, di origini bergamasche, entrato nella famiglia reale convolando a nozze con principessa Beatrice nel luglio 2020.
All’incoronazione di re Carlo, inoltre, in rappresentanza di Papa Francesco c’era il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. A inizio aprile 2023 la Santa Sede, tramite la Nunziatura apostolica, aveva donato al sovrano due piccoli frammenti di legno della croce sulla quale sarebbe stato crocifisso Gesù. Le preziose reliquie, conservate in Vaticano, sono state consegnate alla Royal Chapel of St. James di Londra.
È un legame di lunga data, quello tra re Carlo e l’Italia. Uno dei posti della Penisola che il sovrano inglese ama di più è la Toscana, che visitò per la prima volta nel 1985 con l’ex moglie, la compianta Lady Diana. Da appassionato di pittura e fine acquarellista, amava dipingerne i paesaggi
Da sette secoli le tenute toscane dei Marchesi Frescobaldi forniscono i vini alla monarchia britannica. Ma sappiamo che sono numerose le eccellenze made in Italy amate dalle teste coronate sulle rive del Tamigi. Per esempio, per festeggiare i Royal Wedding moderni – da Carlo e Diana, a William e Kate fino a Harry e Meghan – nei sontuosi banchetti reali non sono mai mancati i Confetti Pelino di Sulmona (L’Aquila, in Abruzzo).
Infine, una chicca. Dai filmati che hanno mostrato l’incoronazione di Carlo in diretta e in mondovisione, si è visto anche il particolare pavimento a mosaico di Westminster, dove è stata collocata la Sedia dell’Incoronazione del re.
Più precisamente, si tratta del pavimento Cosmati o cosmatesco che prende il nome dalla famiglia italiana che lo creò nel Medioevo. Quello conservato nell’abbazia londinese è il miglior esempio di una simile manifattura artigianale sopravvissuta fuori dall’Italia.
Si tratta di una intricata composizione a mosaico fatta di marmo, pietra, vetro e metallo davanti all'altare maggiore. L’opera fu commissionata da Enrico III e ultimata nel 1268 come ornamento della sua abbazia. Da oltre sette secoli le incoronazioni si svolgono proprio in quel punto dell’edificio di culto.
Di solito questo spazio era visibile ai visitatori solo dai gradini dell’Altare Maggiore di Westminster. Dal 15 maggio al 29 luglio 2023, invece, sarà accessibile in un percorso guidato, tenuto da esperti che racconteranno la storia e il significato della straordinaria e antica superficie. A tutti sarà chiesto di togliersi le scarpe e camminarci sopra con un paio di calzini per non provocare danni.