Il genio di Leonardo e il "saper fare" italiano si mettono in mostra negli Usa
L'operosità italiana e le opere del grande Maestro rinascimentale entusiasmano l'America. Un'iniziativa di Confindustria, perché la cultura costruisce ponti e unisce
di Giorgio Marini
L’arte e il genio di Leonardo da Vinci sono sbarcati negli Stati Uniti al seguito di Confindustria. L’iniziativa della Confederazione generale dell'industria italiana rientra nel progetto “Confindustria nel mondo”.
Dopo l’apertura delle sedi di Kiev e di Singapore, la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiane si appresta a inaugurarne una anche a Washington. La nuova agenzia mira a imprimere ulteriore impulso alle relazioni internazionali e fare da ponte tra le imprese italiane e gli Usa, terzo mercato dell’export della Penisola.
Per l’occasione, e per la prima volta, l'estro di Leonardo da Vinci varcherà i confini degli Stati Uniti attraverso una mostra monografica, organizzata dalla stessa Confindustria con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Il progetto vuole contribuire a “raccontare l’impresa in modo inedito” attraverso la figura del genio rinascimentale, assurto a simbolo del talento e del saper fare italiano.
L’esposizione, intitolata “Imagining The Future. Leonardo da Vinci: In The Mind Of An Italian Genius” – in programma dal 20 giugno al 20 agosto presso la Martin Luther King Jr Memorial Library di Washington – punta a contribuire a diffondere lo spirito imprenditoriale come motore della crescita economica, sociale e civile di ogni Paese.
Le opere presenti nell’allestimento testimoniano la vita intellettuale di Leonardo per oltre quarant'anni, dal 1478 al 1519; tra di esse compaiono dodici disegni autografi e avveniristici, selezionati tra i 1.119 fogli che compongono il Codice Atlantico e che spaziano dalla ricerca al volo.
Tutto il progetto sarà illustrato in un docufilm che sarà disponibile a partire da settembre e che ripercorrerà i momenti più significativi del viaggio oltreoceano.
Ci sono molti aloni di fascino e mistero che aleggiano ancora intorno allo scienziato, progettista e pittore, considerato una anti-archistar piena di luci e ombre: nonostante concepisse idee alternative di estremo interesse, Leonardo restò sempre defilato, in secondo piano, spesso prigioniero della solitudine in cui trovavano spazio solo le sue invenzioni e le sue espressioni artistiche.
Ha spiegato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria: “Le opere eccezionali in mostra sono un concentrato di messaggi e valori, da cogliere e interpretare. Niente come l'arte suscita emozioni universali, disinnesca la paura del nuovo, mette al centro le persone”.
Ha proseguito Bonomi: “Le grandi imprese non si basano mai sul solo talento, e nessun percorso di successo è lineare. La vita stessa di Leonardo è ricca di imprevisti e fallimenti, a dimostrazione che il genio da solo non basta: servono metodo, capacità di rischiare, di coinvolgere e appassionare le persone. Sono questi gli ingredienti che distinguono le migliori aziende sul mercato. Quelli che hanno fatto dell’Italia la seconda manifattura d'Europa, settima nel mondo”.
“L'industria italiana – ha quindi concluso il presidente di Confindustria - vuole una cultura aperta perché deve essere a disposizione di tutti. La cultura deve essere un ponte che unisce”.