La Capitale italiana del Libro 2023 è Genova
Quattordici le città candidate al titolo. Ecco perché la capitale ligure ha trionfato
di Giorgio Marini
Leggere fa bene, fa stare bene. Migliora il proprio vocabolario e amplia le proprie conoscenze, ma non solo. Per esempio riduce lo stress, migliora il livello di attenzione e di concentrazione oltre che aiutarti a immaginare, a "vivere" nei panni di qualcun altro e storie che non hai mai vissuto.
A partire dal 2020 ogni anno in Italia viene eletta la "Capitale del Libro". Quest'anno a guadagnare l'ambito titolo è stata Genova.
La proclamazione da parte del Ministro della Cultura italiana Gennaro Sangiuliano è avvenuta nell’ambito di una conferenza stampa al Ministero.
Le altre finaliste erano Firenze, Lugo (Ravenna), Nola (Napoli), San Quirico d’Orcia (Siena) e San Salvo (Chieti). A queste vanno aggiunte anche Ariano Irpino (Av), Caltanissetta, Catania, Grottaferrata (Roma), Nardò (Lecce), Pontremoli (Massa-Carrara), Terni e Trapani, per un totale di 14 candidature.
Il conferimento del titolo di Capitale italiana del Libro, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15. Dopo Chiari (Brescia), nel 2020, è stata la volta di Vibo Valentia nel 2021 e di Ivrea nel 2022.
Il progetto vincitore di Genova, intitolato “A Pagine spiegate!”, riceverà come premio un finanziamento di 500.000 euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore erogati tramite il Centro per il libro e la lettura.
“Il libro non è un oggetto, il libro è un mondo”, ha dichiarato Sangiuliano. “È una dimensione etica, morale e spirituale. Io penso che ciascuno di noi attraverso la lettura migliori se stesso”. Il Ministro, inoltre, ha spiegato che la scelta di Genova “ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell'articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura”.
Come ha aggiunto il ministro, sono state apprezzate anche iniziative già consolidate – quali, per esempio il Festival della Storia e quello della Scienza, le mostre dell'editoria e le fiere del libro – “che contribuiscono a rendere il libro anche strumento di crescita civile e di integrazione sociale”.
Al capoluogo ligure, rappresentato dal sindaco Marco Bucci, è stata riconosciuta, inoltre, la capacità di “fare sistema” ricorrendo a risorse pubbliche e private per la realizzazione “di un programma idoneo a generare un ritorno per la città sia di immagine sia in termini economici”.
“Il titolo scelto per la proposta di candidatura è mutuato dal linguaggio marinaro e dalla tradizione marittima che da sempre caratterizza la città di Genova”, si legge nella presentazione della proposta “A Pagine spiegate!”. “Le vele si spiegano per raccogliere tutto il vento possibile. Così può accadere per questa città: le pagine vengono spiegate – aprendo i libri, rendendoli accessibili, dando forma a storie e memoria – per essere strumenti, proprio come vele al vento, di conoscenza, valorizzazione e crescita, ma anche di cittadinanza e movimento verso il futuro”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il Direttore generale delle Biblioteche e Diritto d’Autore, Paola Passarelli; il Presidente della Giuria, Francesco Perfetti; il Presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Marino Sinibaldi.