Marco Tarquinio lascia la direzione di “Avvenire”. Un grazie dall’UCSI

“L’Unione Cattolica Stampa Italiana esprime profonda gratitudine a Marco Tarquinio, per i suoi quattordici anni nel ruolo di direttore di Avvenire. Tarquinio lascia la guida del quotidiano (fondato il 4 dicembre 1968 a Milano, ndr) dopo averlo portato a traguardi di diffusione e di credibilità molto significativi, soprattutto in un contesto generale di crisi accentuata”. Lo dice in una nota il presidente nazionale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), Vincenzo Varagona che, a nome di tutta l’Associazione, ringrazia Marco Tarquinio.

All’evidenza dei successi professionali, si aggiunge la riconoscenza per la proficua collaborazione con l’UCSI: sul piano personale Tarquinio ha affiancato l’Associazione nell’avvio del laboratorio sul futuro della professione, che ha avuto quale prima tappa la riedizione della rivista Desk, che nella versione digitale ha quale principale canale di diffusione lo store proprio di Avvenire.

Il coraggio di dire come stanno le cose, specie durante la guerra: questo è stato il piano editoriale di Tarquinio, che gli ha consentito di portare il giornale al quarto posto nella classifica dei quotidiani più diffusi. Un traguardo importante, raggiunto anche grazie alla netta posizione fuori dal coro e dal pensiero unico sulla guerra.

Marco resta editorialista del giornale e alla sua guida viene sostituito da un altro Marco, Girardo, responsabile della redazione economica e dell’iniziativa editoriale legata all’economia civile. A lui gli auguri più affettuosi con il desiderio di mantenere questa alleanza e - semmai – rafforzarla, in un momento delicato per l’editoria, per l’informazione, per la stessa credibilità dei giornalisti, che sono chiamati a un impegno comune, formativo e professionale, per recuperare la fiducia dell’opinione pubblica.

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