Una terribile spada di Damocle sospesa sul mondo!
Per niente al mondo. La Recensione di Moreno Macchi

«- L’etichetta non mente:
la cocaina pura è un
prodotto chimico
pericoloso.
- È il minimo che
si possa dire»
Ken Follett
Per niente al mondo (romanzo)
Mondadori
Mentre Pauline Green, la presidentessa degli Stati Uniti, visita sotto nutrita scorta un segretissimo e gigantesco bunker-rifugio contro ogni possibile minaccia (cyber attacchi, catastrofi naturali, pandemie di ogni tipo, guerre nucleari, cadute di meteoriti o altri cataclismi cosmici) e assai riccamente equipaggiato di modernissimo ospedale, di lago artificiale di ventimila metri cubi come serbatoio d’acqua, aria super filtrata e purificata, misure di sicurezza d’avanguardia, sale riunione, laboratori e alloggi, Tamara è in missione con un piccolo manipolo d’uomini nel desolato Sahel nel quale il lago Ciad, ritiratosi in modo inquietante, ha lasciato dietro di sé squallore, povertà, siccità, rovina e indigenza.
Durante il brevissimo tempo che trascorre in un misero villaggio, Tamara fa la conoscenza di Kiah (una donna che sogna di recarsi in Europa per poter vivere meglio, anche magari facendo la domestica in qualche famiglia) e del piccolo Naji di anni due, suo figlio. Nel desolato villaggio, Tamara e i suoi compagni, devono incontrare un loro agente segreto (così abilmente camuffato che in un primo tempo nessuno riesce a individuarlo) e programmare il seguito della missione con lui.
Dopo averlo incontrato potranno perseguire con lui lo scopo prefissato per loro, che sembra essere quello di lottare contro il S.I.G.S (lo Stato Islamico del Gran Sahara) e di eliminare il suo capo carismatico, tale Al-Farabi, noto come uno dei peggiori assassini del mondo. Segni particolari: un pollice amputato. E forse evitare una ben più grave catastrofe internazionale.
Qualche pagina dopo il narratore ci trasporta all’interno della Casa Bianca dove facciamo la conoscenza del marito e della figlia della presidentessa Green e dove scopriamo che anche una famiglia presidenziale deve prepararsi ad affrontare qualche problema con una ragazza adolescente assai intelligente ma piuttosto ribelle, come lo fu sua madre ai tempi del liceo. Facciamo poi un salto in Cina dove incontriamo Chang Kai, ulteriore personaggio-chiave nelle trattative internazionali e nelle strategie politiche di altissimo livello.
Come in quasi tutti i grandi romanzi d’azione, percepiamo subito che le vicende dei vari protagonisti presentati uno dopo l’altro nei primi capitoli (e in generale sono numerosi quando i libri hanno un certo fisico spessore – e si spera magari anche uno spessore tout court; l’uno non escludendo forzatamente l’altro) finiranno poi per alternarsi, intersecarsi, avvicinarsi, incrociarsi, allontanarsi per poi magari sovrapporsi. Intuiamo quindi abbastanza rapidamente, per esempio, che nello sgangherato bus del losco e avido passatore di migranti Hakim si incontreranno personaggi appartenenti a diverse parti della vicenda principale narrata e che questo darà probabilmente luogo a una o più storie parallele che magari si completeranno l’un l’altra.
Il ritmo è ovviamente quello implacabile e martellante delle più che famose epopee di Ken Follet o dei suoi avvincenti romanzi di spionaggio condotti a spron battuto, coinvolgenti, con quei dialoghi snelli che non son lì solo a scopo ornamentale, ma che svelano a volte dettagli importanti, con qualche breve flash back qua e là per narrare succintamente un episodio del passato di un personaggio che permetta di meglio situarlo nel contesto attuale (i due disastrosi matrimoni di Tamara, la storia della ricca famiglia di Tabdar, l’irresistibile e rapidissima ascesa dell’intelligentissimo Chang Kai all’interno del partito cinese e il suo matrimonio con la splendida star del cinema Tao Ting, l’addestramento di Abdul nelle arti marziali, …), con magari un’anticipazione ogni tanto, atta a solleticare la curiosità del lettore, con qualche breve digressione storica, geografica, tecnica o politica per chiarire meglio l’ambientazione o mettere in luce una problematica.
Insomma, i trucchi del mestiere che rendono avvincente e godibile il romanzo d’azione D.O.C. …
Di più non sveleremo.