Sospensione delle prestazioni legate al reddito 2021
Con messaggio del 14 luglio 2025, l’Inps ha informato che, per le pensioni sulle quali non risulta essere pervenuta alcuna dichiarazione reddituale relativa all’anno 2021, procederà alla sospensione delle integrazioni e, trascorsi 60 giorni, alla revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito.
di Valeria Angrisani responsabile Inas Cisl Svizzera romanda
Ogni anno, l’Inps procede all’accertamento reddituale dei titolari di pensione, perché l’ordinamento pensionistico italiano prevede la concessione di prestazioni a carattere assistenziale e benefici economici sui trattamenti pensionistici (come l’integrazione al minimo, la maggiorazione sociale, la quattordicesima mensilità e i trattamenti di famiglia), il cui riconoscimento è subordinato all’importo dei redditi del titolare di pensione italiana e del coniuge componente dello stesso nucleo familiare. La campagna reddituale è rivolta sia ai cittadini residenti in Italia che ai cittadini italiani residenti all’Estero.
Con messaggio del 14 luglio 2025 n. 2227, l’Inps ha informato che, per le pensioni sulle quali non risulta essere pervenuta alcuna dichiarazione reddituale relativa all’anno 2021, procederà alla sospensione delle integrazioni sulla pensione e, trascorsi 60 giorni, alla revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito. La sospensione, come indicato dall’Inps, rappresenta l’ultimo sollecito alla presentazione dei redditi non ancora dichiarati e successivamente sarà applicata la sospensione definitiva, che in questo caso, avverrà sui ratei mensili di agosto e settembre 2025.
Per evitare la revoca delle prestazioni collegate al reddito per gli anni non dichiarati, di cui la campagna reddituale si è già conclusa, è possibile presentare la domanda denominata «Ricostituzione reddituale per sospensione art. 35 comma 10bis D.L. 2007/2008», indicando i redditi rilevanti relativi all’anno non dichiarato.Si ricorda ai pensionati italiani che dallo scorso 21 maggio è stata avviata la nuova Campagna RED/EST 2025 per accertare i redditi dei pensionati residenti all’estero relativi al 2024. Nello stesso tempo, è stata riaperta anche la Campagna Red/ESt 2024, relativa all’anno reddituale 2023 per tutti i pensionati che non hanno provveduto alla dichiarazione dello scorso anno.
I formulari dovranno essere trasmessi all’Inps per via telematica, e gli uffici del patronato Inas Cisl sono pronti per assistervi gratuitamente nella compilazione e l’invio online dei moduli richiesti. Attraverso questo servizio, le dichiarazioni saranno trasmesse in tempo reale, in modo celere e puntuale. Gli interessati dovranno portare con sé i seguenti documenti:
Copia del documento d’identità;
Copia codice fiscale italiano;
Le attestazioni delle pensioni, sia italiane che estere, relative all’anno 2024;
Eventuali altri redditi che si riferiscono al 2024.
Le persone sposate dovranno produrre la medesima documentazione per il coniuge e il modulo dovrà essere inviato anche se non si percepiscono altri redditi oltre alle pensioni italiane. Qualora il modulo non sia trasmesso o non sia correttamente compilato, sottoscritto e completo della documentazione richiesta, l’Inps procederà alla sospensione delle prestazioni legate al reddito, per questo invitiamo a contattarci per fissare appuntamento presso i nostri uffici.