La povertà assoluta dilaga in Italia
Dal 2005 le persone in povertà assoluta sono triplicate. Oggi il fenomeno riguarda 5,7 milioni di cittadini e oltre 2,5 milioni di famiglie. La crescita economica e l’aumento dell’occupazione (precaria) di cui si vanta il governo non bastano a fermare l’impoverimento che colpisce soprattutto donne, minori e famiglie straniere. Matteo Galasso
Il «consenso» nella Nato, una prassi fra luci e ombre
Si è parlato tanto dell’Allenza atlantica, e si continua a farlo sommergendo l’opinione con tesi e interpretazioni controverse, insufficientemente passate al vaglio delle indagini giornalistiche. Così la forbice fra realtà e propaganda si è allargata negli ultimi anni come mai dal dopoguerra. Il Corriere dell’italianità si impegna a esplorare il funzionamento dell’organizzazione forse oggi più detestata al mondo, entrando in contatto con le fonti interne, con chi ha lavorato e lavora tuttora alla Nato, mettendole a confronto con le voci critiche Inchiesta di Valeria Camia Bruxelles
Allerta Mediterraneo, biodiversità a rischio
Il nostro oceano in miniatura è l’area più colpita dalla crisi climatica, in cui quest’estate si è alzato il livello di allerta per via del surriscaldamento delle acque, oggi pericolosamente connesso all’azione pluridecennale dell’inquinamento e del sovrasfruttamento della pesca. Per evitare il collasso degli ecosistemi sono in corso diversi progetti per ripristinare le risorse naturali. Inchiesta di Antonio Schembri Palermo
Nell’Italia del Sud che respira veleno
A Crotone, in Calabria, tra reticenze, resistenze, rifiuti pericolosi e una rinascita mai nata, la bonifica è un diritto negato troppo a lungo, denuncia il generale Emilio Errigo, commissario straordinario inviato dal governo italiano. Emilio Errigo
«L’Unione europea deve ora imparare a difendersi da sola»
Fra le voci più autorevoli in Europa nel panorama delle relazioni internazionali, Nathalie Tocci auspica finanziamenti diretti, ben oltre i prestiti attuali ai Paesi membri su base volontaria, in modo da operare «un vero salto» verso una difesa europea, cioè comunitaria: «Senza modifiche ai trattati, la gestione nazionale rimarrà predominante, poiché la difesa resta una prerogativa degli Stati». Di Matteo Galasso
Il colpo basso del nazionalsovranismo
Da quale mente poteva scaturire una legge che nega i diritti di «tutti» gli italiani nel mondo pur di punirne alcuni, se non da chi, appunto, ha un problema con tutti gli italiani nel mondo? Un colpo basso, inaspettato, sleale, giustificato da motivi assurdi. Una sciagurata vicenda il cui solo vantaggio è aver fatto luce sulla reale considerazione del governo per noi italiani nel mondo. Fabio Lo Verso direttore
Naturalizzazione svizzera: meno barriere e più inclusione
Un quarto delle persone in Svizzera non ha il passaporto rossocrociato, e molte di loro vivono qui addirittura da decenni. Lavorano, pagano le tasse, crescono i figli, sono parte integrante della società, eppure restano giuridicamente escluse. Ci sono molti ostacoli alla naturalizzazione, la procedura è complessa e spesso confusa. Di Michael Steinke
L’agenda di Leone XIV nel disordine mondiale
Dalle prime parole rivolte ai fedeli e al mondo, pronunciate dalla loggia di San Pietro, Robert Francis Prevost, divenuto Leone XIV, ha delineato il programma di una Chiesa missionaria impegnata a costruire ponti di pace. Nel giorno dell’insediamento ufficiale, lo scorso 18 maggio, il Papa erede di Francesco ha tracciato le linee guida, nette e precise, della sua opera diplomatica. Guido Gozzano
Cittadinanza italiana per stranieri, cosa c’è da sapere
Tra due settimane l’Italia andrà al voto per dimezzare da 10 a 5 anni consecutivi il requisito della residenza per richiedere il passaporto per «naturalizzazione». Ecco le informazioni indispensabili per recarsi alle urne. Guido Gozzano
Guerra e pace, parole a testa in giù
Trump questa volta non c’entra, non è stato lui a travisare il nobile concetto di «pace», a farlo coincidere con l’anomala ingiunzione del «darla vinta all’invasore», cioè ora a Putin. Ma è stato lui per primo ad averla messa in atto, privando l’Ucraina delle armi e poi dell’intelligence satellitare. Ha praticamente disarmato un popolo invaso, e compiuto lo slogan mortifero dei mille sofisti del pacifismo: stop agli aiuti militari all’Ucraina. Fabio Lo Verso direttore
Cinque SÌ per un’Italia più giusta
Il Partito Democratico in Svizzera sostiene il Comitato Svizzero per il Sì, nato dalla collaborazione con AVS Verdi e Sinistra, le Acli Svizzera, Cgil, la Federazione delle Colonie Libere, Unia, Syna e il mondo associativo e sindacale vicino ai temi della cittadinanza e dei diritti del lavoro. Dai referendum al diritto di cittadinanza, il cambiamento può partire anche da fuori. Dario Natale segretario del PD Svizzera
Referendum, quattro quesiti per «restituire dignità al lavoro»
I sindacati e le associazioni che hanno promosso il quesiti abrogativi dell’8 e 9 giugno su licenziamenti, contratti a termine e sicurezza intendono correggere il Jobs Act, la legge approvata nel 2015 che ha reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili. Guido Gozzano
Cittadinanza, questione di diritto o di identità?
Le ragioni per votare Sì al quesito referendario che chiede il dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per la concessione della cittadinanza. Toni Ricciardi
Perché l’Unione europea non è una forza di pace?
Cosa poteva, può fare l’Ue per dirimere il conflitto in Ucraina? Nulla, o così poco, dato che la politica estera, la diplomazia e la sicurezza rimangono competenze esclusive di ognuno dei 27 Stati membri. A colloquio con due esperti, Piero Graglia e Filippo Giuffrida, ripercorrendo il filo di quei trattati attraverso i quali si è tentato, invano, di fornire una voce unica e coerente all’Unione. Valeria Camia Bruxelles
Ottant’anni dopo ancora antifascisti. L’appello della collettività italiana in Svizzera
Associazioni, partiti di sinistra e comitati si uniscono per onorare la memoria della Resistenza e contrastare il ritorno di ideologie autoritarie e discriminatorie. Autori Vari
Lauree fasulle, dall’Italia alla Svizzera l’imbroglio continua
Gli atenei universitari farlocchi impazzano in Svizzera, divenuto un hub per ottenere i titoli in Italia. Le inchieste giornalistiche, e ministeriali, hanno svelato un business che richiama migliaia di studenti italiani. Un genitore infuriato, il cui figlio è stato ingannato, si è rivolto al nostro giornale: «Perché la frode non è finita». Guido Gozzano